Incompatibilità Alimentari
Intolleranze alimentari: dal sintomo alla ricerca della causa.
PRIME TEST
Per ottenere un buono o addirittura eccellente stato di salute ed aggiungere anni alla propria vita, è importante conoscere un principio generale: si possono trattare i sintomi solo dopo aver rimosso tutte le possibili cause. È importante considerare i sintomi come messaggi che il corpo invia per far capire che è arrivato il momento di migliorare lo stile di vita e fare in modo che facciano parte della vostra alimentazione solo gli alimenti giusti. Malattie e disturbi sono originati dall’indebolimento del sistema immunitario, attaccato da “nemici nascosti”. Per ogni individuo esistono determinate sostanze, talvolta assolutamente insospettabili che lo intossicano e sono incompatibili con il sistema immunitario. Integrando tali alimenti si verifica un fenomeno di reazione che distrugge parte dei globuli bianchi punto e gli enzimi liberati entrano in circolo, attaccano i tessuti provocano irritazione in intere aree del corpo con conseguenti reazioni a catena, tali reazioni “dette intolleranze alimentari ritardate” sono note come incompatibilità alimentari tipiche del metabolismo ritardato. La scienza della nutrizione ha elaborato una recente metodica per lo studio delle incompatibilità alimentari, detto PRIME TEST. Permette di individuare le incompatibilità alimentari evidenziando alimenti, elementi chimici ed altri agenti che danneggiano l’organismo.
SINTOMI INCOMPATIBILITA’ ALIMENTARI: stanchezza, ritenzione idrica, borse oculari, sonnolenza postprandiale, alitosi, aumento della sudorazione, cefalea, depressione, ansia, vampate di calore, crampi, spasmi tremori muscolari, dolori articolari, cistiti, prurito locale e generalizzato, eczema, dermatiti.
MODALITA’ ESAME: consiste in un semplice prelievo di sangue che viene esso a contatto con 60, 110 e/ 180 microscopici estratti tra alimenti e sostanze chimiche, valutando, da 1 a 4 , la loro interferenza (gravità) sul normale processo metabolico dell’organismo. Deve essere effettuato a digiuno; a circa 8/10 ore dal pasto serale (si puo’ bere uno o due bicchieri d’acqua naturale)
FONTE: dott.ssa Rita Marchetti, responsabile del Nutrion Center Italia